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Epigrafe del Mendolito
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Coordinatori Filippo Stanco, Davide Tanasi, Beatrice Basile, F. Cordano, G. Lamagna
Team Daniele Caruso, Dario Messina
Descrizione
Questo progetto introduce una metodologia per l'analisi avanzata delle iscrizioni siciliane non elleniche del periodo arcaico sfruttando la rappresentazione digitale 3D di ciascuna iscrizione e applicando un insieme di tecniche digitali open source per finalizzare la trascrizione ed enfatizzarne le caratteristiche tecniche.

Le iscrizioni non elleniche sono testi incisi su materiali durevoli in alfabeto greco utilizzati per esprimere una lingua non greca parlata dai nativi della Sicilia, prodotti tra la seconda metà del VI secolo e la prima metà del V secolo a.C. A causa della scarsa disponibilità di casi e delle difficoltà nel decifrare un linguaggio a lungo dimenticato, anche dopo decenni di studio, la ricerca su questi reperti archeologici è ancora agli inizi.

Il corpus pubblicato di iscrizioni trascritte, che rappresenta il punto di partenza per ogni nuovo esame archeologico e filologico, si è basato sull'analisi autoptica dei testi, che mirava ad identificare le lettere senza prendere atto di altri segni o tracce che potessero indicare l'abilità e il metodo di l'incisore e il suo grado di familiarità con l'alfabeto greco. È stata condotta un'esercitazione sperimentale sul più rilevante dei testi non ellenici, l'iscrizione dal Mendolito di Adrano (Catania, Italia), un'imponente lastra di calcare con lettere incise ritrovata nel 1962 incastonata nel cancello principale del luogo Mendolito.

Il manufatto, attualmente in esposizione presso il Museo Archeologico di Siracusa, è stato acquisito con uno scanner laser a triangolazione ed i dati 3D sono stati elaborati con i software open source Meshlab e Blender. Sul modello 3D è stata applicata la Reflectance Transformation Imaging (RTI) per catturare la forma e il colore della superficie del soggetto e per consentire nuovamente l'illuminazione interattiva del soggetto da qualsiasi direzione.

I risultati si sono rivelati estremamente significativi e al di là delle tecniche 2D di miglioramento digitale offerte da editor grafici comuni come Gimp e Photoshop. Nell'ambiente del visore PTM e RTI, sono state rivelate per la prima volta una moltitudine di tracce mai notate prima e difficilmente visibili ad occhio nudo.
Modelli 3D
Epigrafe 3D