© Copyright 2020 Archeomatica. Tutti i diritti sono riservati.
Developed by Diego Sinitò.
Asclepio
Indietro
Coordinatori
Filippo Stanco, Davide Tanasi
Team
Andrea Greco, Francesco Milanese, Emanueldomenico Sangregorio, Lucia Truppia
Descrizione
Statua colossale di Asclepio in marmo lunense, copia romana del I-II sec. d. C., da un originale di II sec. a.C., da Ortigia (zona dell'Istmo).
La statua, che richiama iconograficamente l'Asclepio di Mounichia (Atene, museo nazionale), fu trovata "in mezzo alle anticaglie nello scavare le fondamenta dei baluardi", cioè nella zona dell'Istmo durante lo scavo delle fondazioni (1530). Fino al 1810 fu ospitata al Castello Maniace.
La scritta spagnola riporta l'atto per mezzo del quale si dedicava la fortezza al santo patrono Giacomo, e i quattro torrioni angolari agli altri santi patroni (S. Pietro, S. Caterina, S. Filippo e S. Lucia), e si concedeva la licenza di sparare a salve durante la festa del Patrono.
Per la scansione si ringrazia la Dott.ssa C. Ciurcina, Direttrice del Museo Paolo Orsi di Siracusa.
La statua, che richiama iconograficamente l'Asclepio di Mounichia (Atene, museo nazionale), fu trovata "in mezzo alle anticaglie nello scavare le fondamenta dei baluardi", cioè nella zona dell'Istmo durante lo scavo delle fondazioni (1530). Fino al 1810 fu ospitata al Castello Maniace.
La scritta spagnola riporta l'atto per mezzo del quale si dedicava la fortezza al santo patrono Giacomo, e i quattro torrioni angolari agli altri santi patroni (S. Pietro, S. Caterina, S. Filippo e S. Lucia), e si concedeva la licenza di sparare a salve durante la festa del Patrono.
Per la scansione si ringrazia la Dott.ssa C. Ciurcina, Direttrice del Museo Paolo Orsi di Siracusa.
Galleria
.jpg)
Video
Modelli 3D
